giovedì 11 ottobre 2007

Il giorno e la notte, l'estate e l'inverno...

Il filosofo greco Eraclito era chiamato anche l' "oscuro" (da Aristotele) per quanto davano da pensare e riflettere i suoi scritti, che tra l'altro sono pervenuti a noi in pochi frammenti sparsi.
La frammentarietà delle poche frasi pervenuteci le rende essa stessa poetiche a prescindere da come vogliamo interpretarle.

L'uomo per Eraclito si è separato dal Tutto Indistinto e al termine della sua vita tornerà nel Tutto? ma nessuna spiegazione può sostituire la bellezza poetica del frammento:

"l'uomo ritiene giusta una cosa e ingiusta l'altra, per il Dio tutto è bello, buono e giusto...l'uomo distingue il giorno e la notte, l'estate e l'inverno...il Dio è giorno e notte, estate e inverno, guerra e pace, sazietà e fame, e muta come il fuoco quando si mischia ai profumi odorosi, prendendo di volta in volta il loro aroma"

1 commento:

lattimoesistente ha detto...

"ciò che si oppone converge e dai discordanti bellissima armonia"; a lui dovremmo tornare per recuperare quel contatto che non si ferma ad una comprensione di perché e ragionamenti, ma presuppone un ascolto dell'Anima.